Salute

Misurazione della vista per rinnovo patente

Misurazione della vista per rinnovo patente

Attenzione ai valori e alle distanze... altrimenti obbligo di lenti

La misurazione della vista per il rinnovo della patente viene effettuata direttamente presso gli uffici dell'agenzia di Pratiche Auto oppure presso una Scuola Guida o una Agenzia di Pratiche Auto oppure presso gli uffici dell'ACI da parte di un medico autorizzato dalla apposita Commissione.

Purtroppo per ragioni sconosciute si può dimostrare che talvolta i risultati di queste 'valutazioni' non rispettano assolutamente la normativa oppure, addirittura, sono falsate da situazioni non idonee, da distanze non regolamentari ed anche, in taluni casi, da una buona dose di incompetenza.

Un consiglio è dunque quello di sottoporsi alla visita con già un'idea di valutazione delle proprie capacità visive o addirittura presentarsi, se si pensa ci possano essere dei dubbi, con un certificato risultato di una visita oculistica preventiva dal proprio medico oculista di fiducia.
Vi chiederete il perché di una tale spesa extra oltre la già non piccola spesa necessaria per il rinnovo!

Leggete attentamente questo caso reale verificatesi un po' di tempo fa e comprenderete la situazione e le conseguenze.

Deciso a rinnovare la patente in scadenza nei giorni di Natale il Sig. Giovanni (nome di fantasia di persona reale) si è recata presso un'agenzia di Pratiche Auto di La Spezia chiedendo di voler rinnovare la patente. Il titolare ha gestito i documenti necessari in pochi minuti e fissato l'incontro col medico dopo qualche giorno.

Giovanni si è recato alla visita il giorno prefissato: è stato ricevuto da un medico militare (in molte città sono i medici militari di qualunque specializzazione che si occupano di misurare la vista e gli altri parametri in caso di rinnovo e prima patente) che gli ha rivolto le domande di rito sullo stato di salute e su eventuali altri fatti di salute importanti. Il Medico è passato quindi alla misurazione della vista con un minuscolo tabellone illuminato, dicendo a Giovanni di coprirsi l'occhio sinistro ed indicando di leggere la linea di lettere più piccole, quella più in basso.
(La giusta pratica sarebbe quella di partire da lettere più grandi e poi aumentare la difficoltà di lettura per abituare l'occhio, qualche secondo, alla luminosità ed alla situazione).
Giovanni si è trovato sensibilmente in difficoltà a causa dell'astigmatismo a distanza ravvicinata di cui è sofferente come se questo influenzasse la lettura.
Passando all'altro occhio non è andata meglio: il medico ha chiesto di leggere le lettere del tabellone nuovamente dalla linea delle più piccole, in fondo, rimettendo ancora un po' in difficoltà Giovanni.
La conclusione è stata che Giovanni, per il medico, risultava con "un forte deficit visivo" e che quindi era necessario specificare l'obbligo di lenti sulla patente.
Giovanni, estremamente stupito, pur sapendo di avere una buona vista sulla distanza, non ha replicato fidandosi del medico ed accettando, suo malgrado, il risultato. La patente gli è dunque arrivata con il codice '01' indicativo di obbligo di lenti alla guida.

Giovanni, nel frattempo, due giorni dopo, è stato visitato dal più famoso studio oculistico della città al quale ha richiesto, tra l'altro, un certificato relativo al 'visus per ciascun occhio'. La dottoressa, dopo un test di lettura al tabellone luminoso, ha redatto un certificato con 10 decimi per l'occhio destro e 10 decimi per l'occhio sinistro per un totale di 20 decimi come la normativa prescrive.

La dottoressa, assolutamente al corrente del regolamento e delle recenti variazioni, ha tranquillizzato Giovanni dicendogli che avrebbe ottenuto un rinnovo per la patente B senza problemi (il limite infatti, è di 7 decimi totali) e che, non solo, addirittura avrebbe potuto chiedere anche la patente C e D per la quale è richiesto un 'visus' totale pari a 14 decimi, ancora ben inferiore ai 20 decimi totali misurati.


Giovanni non aveva raccontato alla dottoressa oculista che un medico assolutamente incompetente gli aveva già prescritto l'obbligo delle lenti per una misurazione mal fatta ed un calcolo ancor peggio effettuato: in pratica costui, dopo aver determinato un visus di circa 7 decimi per ciascun occhio a causa delle condizioni non ottimali per la misurazione non aveva poi effettuato la somma dei visus dei due occhi ed inoltre, considerando il valore rilevato assoluto lo aveva confrontato erroneamente col limite di 10 decimi della precedente normativa anziché col limite di 7 decimi definito dalla normativa in corso..

Oltre all'incompetenza... la beffa : anche volendo fare un occhiale per poter guidare nel rispetto della patente nessun ottico ha trovato una soluzione di fronte ad una misurazione di 10 decimi!

Dopo un po' di mesi Giovanni si è recato presso una Scuola Guida della città chiedendo il rifacimento patente per variazione dello stato visivo: rifacendo tutti i versamenti e ripagando il medico, per la somma di 120 eur, nuovamente pagati, ha ottenuto una visita corretta e quindi una nuova patente 'senza obbligo di lenti' in linea con le sue effettive capacità visive.

Tavola ottometrica decimale

Tavola Ottometrica Monoyer prima parte Tavola Ottometrica Monoyer prima parte Tavola Ottometrica Monoyer prima parte
Tabellone ottenuto dal sito di "Sanitaria Prontomed". (Ciascuna delle 3 foto va stampata su foglio A4, in orizzontale; quindi le 3 stampe, poste una sull'altra con l'orientamento orizzontale, costituiscono la tavola per intero da usare alla distanza di 3 metri.
Le immagini visualizzate qui sul sito e quindi le relative lettere non sono invece a grandezza naturale per motivi tecnici: per avere la tavola ottometrica a grandezza naturale le 3 immagini vanno salvate sul proprio pc e stampate. Così, dal sito, guardando il monitor potete avere un'idea molto approssimativa ad una distanza di 2,20 / 2,40 metri. Per qualsiasi ulteriore dettaglio chiedere a "Sanitaria Prontomed")